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Coloro che nell’antichità erano abili nella Via, avevano una natura sottile e meravigliosa, e una penetrazione misteriosa, così profonde che è impossibile conoscerle.

Poichè infatti non possiamo conoscerle, possiamo soltanto sforzarci di descrivere le loro forme.

Quanto erano esitanti, come qualcuno che d’inverno attraversi un fiume a guado!

Quanto erano circospetti, come qualcuno che tema i suoi vicini tutt’intorno!

Quanto erano riservati, come un invitato in presenza dell’ospite!

Quanto erano molli, come il ghiaccio che sta per sgelare!

Quanto erano solidi, come il legno grezzo!

Quanto erano ampi, come una valle!

Tao Te Ching –  cap. XV

Inizia da bambino ad interessarsi di arti marziali, spinto come molti dall’esigenza di diventare più forte e di sapersi difendere. Negli anni ’70 a Lecce possiamo dire che le arti marziali orientali non esistevano. Fece qualche esperienza con il pugilato e il taekwondo, prima di trovare un “maestro” di Karate a S. Pietro Vernotico (BR). Con molti sacrifici andava a seguire le lezioni di questa misteriosa arte di combattimento Giapponese, che gli piaceva molto e lo incuriosiva sempre più.

La partenza per il servizio militare gli diede l’occasione di praticare anche Judo, ma soprattutto di incontrare il Maestro Masaru Miura. È quello il momento dell’iniziazione all’autentico Karate Giapponese.

Grazie alle sue capacità il giovane Luciano Corsano, diventato Istruttore federale, si fece notare nella federazione e riuscì ad organizzare stage, tornei e manifestazioni nella sua città, con la presenza dei grandi nomi del Karate. Lui stesso fece parte della nazionale S.K.K.I. e partecipò ai campionati Europei di Karate che si tennero a Parigi nel 1980, piazzandosi al 4° posto. Diede uno slancio decisivo allo sviluppo del Karate in quei tempi, offrendo un taglio pedagogico, educativo e professionale a questa disciplina ritenuta “violenta” dai più.

Durante un viaggio in Giappone, conosce il Maestro Roberto Fassi che lo inizierà allo studio del Tai Chi Chuan e dello Shaolin Chuan, sotto la guida del Maestro Chang Dsu Yao. Affascinato dalla morbidezza dei movimenti di quest’arte Cinese, si prodiga alla sua divulgazione organizzando, a partire dal 1997, uno stage nazionale che ogni anno raduna centinaia di praticanti da tutta la penisola.

Luciano era affascinato dal fatto che attraverso le arti marziali si potesse intraprendere il cammino di ricerca interiore che sempre di più sentiva di dover percorrere.

Viveva pienamente la sua Spiritualità, non confinata strettamente al suo credo di origine, ma abbracciando altre tradizioni, come quelle Brasiliane del Candomblè e dell’Umbanda e, più tardi quelle Induiste.

Ben presto, infatti, affianca allo studio delle arti marziali la pratica dello Yoga. La sua guida è stata il Maestro Mario Ciccarelli. Grazie al suo contributo Luciano arricchisce la sua pratica personale, trasforma e ammorbidisce la sua struttura fisica e, di conseguenza, i suoi schemi di pensiero.

Partecipa per un periodo di tempo alla vita Spirituale della comunità Ananda di Assisi, dove approfondisce le tematiche legate alla meditazione e al sistema del Kriya Yoga.

Sul finire degli anni settanta arrivò in Italia Yuji Yahiro, maestro di Shiatsu e terapie naturali; l’incontro con lui rappresenta un’altra tappa importante nel percorso di crescita di Luciano. Le sue esperienze apparentemente diverse, la sua capacità di sintesi e la sua grande intuizione, lo portavano sempre più verso la comprensione che “tutto è uno”. Attraverso visioni diverse, gli era sempre più chiara la connessione esistente tra queste antiche arti di vita.

Negli anni ottanta partecipa alla fondazione dell’Accademia Italiana Shiatsu-Do di Milano, con cui instaura un intenso periodo di collaborazione che gli permette di portare lo Shiatsu nel Salento attraverso numerosissimi corsi di formazione tenuti in tutto il territorio.

Purtroppo nel 2008 viene colpito da una grave malattia che nel giro di pochi mesi lo porterà alla morte, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo…

Uno dei suoi ultimi scritti recita:

….ringrazio tutti coloro che, passando per la mia strada, sono stati un tramite per la mia crescita e tutti coloro che mi hanno trasmesso la loro esperienza: MAESTRI, ALLIEVI, COMPAGNI, AMICI (quale sarà la differenza? C’è differenza, poi?), augurando a tutti i Fratelli di Viaggio di essere sempre guidati dall’UMILTÁ, dalla PUREZZA e dall’AMORE….